
4 esempi che vi faranno capire le potenzialità della fabbricazione digitale
La fabbricazione digitale non è fantascienza del futuro.
E’ un opportunità di oggi, e tutti possono accedervi.
Per farvi comprendere le potenzialità della cosidetta manifattura 4.0 vi illustreremo 4 esempi, che coprono differenti ambiti, ma che hanno un filo conduttore: la personalizzazione e l’autocostruzione.
Questi esempi sono i progetti sviluppati durante la scorsa edizione del Corso di Digital Fabrication, il “cavallo di battaglia” tra i numerosi corsi di DamA Milano.
Il messaggio che vogliamo portarvi con queste storie è: non abbiate timore, sperimentate, fate lavorare le mani oltre che la mente, ogni essere umano ha delle potenzialità uniche che lo rendono felice quando riesce a concretizzarle!
1.Mobili e arredi di casa fai da te.
I grandi magazzini di mobilio standardizzato sono una bellissima invenzione, ma gli effetti si iniziano a vedere: case i cui interni sono visti e rivisti. Case che diventano non-luoghi da cataloghi patinati. La casa è quanto di più personale appartiene all’essere umano. E’ la sua “tana”. E dovrebbe rispecchiare la sua anima, i suoi gusti, la sua personalità sfaccettata. La fabbricazione digitale permette, con soglie di spesa molto basse, di realizzare arredi di interno e interi mobili totalmente personalizzati. Roberto Luciani ha dato forma ad una lampada da tavolo fai da te dalle forme barocche. Non certo un design svedese, ma sicuramente una forma scelta secondo i suoi gusti! Il risultato è un punto luce artistico unico e irripetibile. Ma realizzato secondo standard industriali e precisi. La lampada si compone di un corpo in PLA semitrasparente modellato con Rhinoceros e stampato in 3d e una copertura incisa al laser su plexiglass trasparente. La base è in legno fresato.
2.Sperimentare con i materiali classici e sviluppare nuove soluzioni.
Chi l’ha detto che materiali artigianali come legno, ceramica, argilla, gesso, calce, pietra, fibre vegetali sono destinati a scomparire? La minaccia è percepita, sopratutto dagli amanti della matericità, della manualità artigiana, della scultura. Ma è una minaccia dettata sopratutto dalla poca conoscenza della digital fabrication. Con la fabbricazione digitale, oltre a stampare in 3d, modellare al computer e tagliare al laser, posso lavorare a mano con i materiali tradizionali e combinarli tra di loro in soluzioni innovative.
Ce lo dimostra il progetto di Nicola Tosca, dal titolo evocativo Alter ECO. Ancora una lampada, ma anche un vaso. Sopratutto una soluzione intelligente di molding & casting.
Alter ECO si propone di portare il verde all’interno di un abitazione integrandolo con un arredo realizzato in argilla autoindurente nera. Il vaso in argilla è stato plasmato a mano su un supporto stampato in 3d che costituiva una “guida” per l’ottenimento della forma generale. Il reticolato per sostenere la crescita delle piante rampicanti è invece stato laserato in legno OSB. Arduino tramite un sensore di luminosità regola l’accensione e lo spegnimento della lampada a seconda della luce ambientale percepita. Alter ECO è una testimonianza di quanto ancora si può sperimentare con la stampa 3d e l’argilla, un binomio che promette per il futuro molte sorprese.
3.Dare una forma concreta alle tue visioni.
La digital fabrication permette di formare nel mondo reale degli atomi quello che ti passa per la testa. Anche le tue visioni più spinte. Se la tua passione è ad esempio l’astronomia, puoi realizzare un astrolabio. Senza spendere una fortuna nei mercati di antiquariato. O puoi fare qualcosa di più: un congegno fai da te a levitazione magnetica per lo studio delle costellazioni. E’ quello che ha fatto Giulia Donati con Tyr, nome preso in prestito dal dio del fulmine e della guerra della mitologia norrena. Un ottimo esempio, per i maniaci della modellazione 3d con Rhinoceros, delle possibili applicazioni del comando “Scorri su superficie – Flow Along Surface”. Sulla sfera del modello, infatti, grazie a questo comando, sono state riportate delle nuvole di punti rappresentanti delle precise costellazioni.
La sfera è sospesa a mezz’aria grazie alla magia scientifica della levitazione magnetica.
Spiegata in breve, il campo elettro magnetico che parte dalla base del progetto (contenente una scheda Arduino, 4 bobine di rame e un grosso magnete che circonda le bobine) varia ogni istante, formando un campo instabile, cosi da trattenere all’interno dell’area la sfera dotata di un magnete semplice. Obiettivo del progetto è un piccolo sogno: permettere a tutti, anche a chi abita in zone intensamente urbanizzate, di poter studiare ed ammirare le costellazioni.
4.Personalizzazione estrema per gli sportivi.
La fabbricazione digitale è sinonimo di personalizzazione. Immaginate quanti sviluppi nel campo dello sport, dove l’atleta ha delle precise esigenze atte a migliorare le sue prestazioni e portarle al massimo. Ada Beneventi ha pensato a questo mondo, progettando delle prese da arrampicata sportiva interattive. Unendo scansione 3d, forme organiche e interaction design con Arduino. Il tutto per rendere gli allenamenti di rock climbing su parete artificiale molto simili alla realtà. Se sei un atleta che intende scalare una determinata scarpata rocciosa, con specifiche conformazioni geologiche, puoi allenarti, grazie alla digital fabrication, con prese artificiali che replicano alla perfezione quelle rocce naturali. Il frutto delle straordinarie potenzialità della scansione 3d. Il progetto consiste in un kit di prese da arrampicata inseribili all’interno di palestre o case e permette anche ai meno esperti di allenarsi al meglio. Le prese infatti, oltre ad avere un particolare design che simula la roccia, sono fornite di una scheda Arduino che fa sì che venga indicato il percorso da seguire grazie all’utilizzo di una luce LED.
Ada ha sviluppato tre diversi modelli di prese, sperimentando diverse tecniche: una presa stampata in 3d, sulla base di una scansione 3d di una roccia, leggermente modificata e corretta con Meshmixer. Una presa tagliata al laser-cut: partendo dall’STL di una montagna, si sono ottenute delle sezioni orizzontali con Rhino. Una presa fresata in CNC, modellata prima in Rhino tramite lo spingi e tira dei punti di controllo su una superficie a doppia curvatura.
Tappi in PLA trasparente proteggono i LED ma fanno passare la luce, fino alla copertura di una mano. La prima presa ha il LED illuminato di verde. Toccandola durante l’arrampicata, si illumina la presa successiva del percorso. Fino alla fine, dove l’ultima presa avrà il LED colorato di rosso, a segnalare la fine del percorso.
Vuoi apprendere le tecniche per autocostruire i tuoi progetti?
Iscriviti alla prossima edizione del Corso di Digital Fabrication DamA Milano.
Ricordiamo inoltre che a breve sarà possibile tesserarsi al DamA Space, il makerspace di Milano dove potrai sperimentare prenotando specifiche macchine di prototipazione rapida in base alle tue esigenze e postazioni per la modellazione 3d.